Nastri d’argento 2018: menzione speciale per “Metti una sera a cena con Peppino”

Il SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici ha assegnato le menzione speciale per i Nastri d’Argento Documentari – 2018 a Metti una sera a cena con Peppino, diretto, prodotto e scritto da una squadra di corsisti Tracce della passata edizione del corso di regia. Siamo orgogliosi di  fare i complimenti al regista Antonio Castaldo, alla produttrice Laura Catalano per 8 Production e alle sceneggiatrici Ilenia Amoruso e Rosamaria Vaccaro.

Corso di sceneggiatura di primo livello – XXV edizione. Lezione con Claudio Di Mauro: l’importanza del montaggio

Selezioni ancora aperte. Ultimi posti disponibili.

 

Venerdì 12 gennaio 2018, dalle 16:00 alle 20:00, il montatore Claudio Di Mauro (fra gli altri: Al di là delle nuvole, Mery per sempre, Muro di gomma, L’ultimo bacio) terrà il secondo incontro della XXV edizione del nostro corso di sceneggiatura di primo livello. La lezione, che si terrà presso lo studio di Claudio Di Mauro, in via Annia 32, avrà come argomento il rapporto tra la sceneggiatura e il montaggio.

Il corso è stato già inaugurato dal produttore premio Oscar per “La grande bellezza” Nicola Giuliano. I corsisti hanno inoltre già avuto modo di confrontarsi con il regista e sceneggiatore Andrea Molaioli durante la prima lezione concernente l’adattamento cinematografico da un romanzo o da un caso di cronaca.

Il corso intende fornire le basi per la costruzione e lo sviluppo dell’idea per un film. Gli iscritti, uniti spontaneamente in gruppi di due o tre persone, sono seguiti dai docenti durante la redazione di soggetti per lungometraggio cinematografico che, alla fine del corso, sono analizzati dal produttore Nicola Giuliano.

Programma dettagliato:

  • L’idea narrativa e il tema. Il pitch
  • Il soggetto: arco narrativo e biografie dei personaggi
  • La struttura in tre atti
  • Il punto di vista. Il colpo di scena
  • La scaletta
  • Il trattamento
  • I trucchi del mestiere: suspense, rimonta
  • La sceneggiatura: i dialoghi
  • Proiezioni di film e analisi con l’autore
  • Esercitazioni scritte
  • Confronto tra la sceneggiatura di un film e il film girato e montato compiuto dallo stesso montatore

 

 

E’ ancora possibile iscriversi.

Andrea Molaioli terrà la prima lezione del corso di sceneggiatura I livello – XXV edizione

Selezioni in corso. Ultimi posti disponibili.

Venerdì 15 dicembre 2017, dalle 16 alle 20, il regista e sceneggiatore Andrea Molaioli (La ragazza del lago, Il gioiellino, Tutto per una ragazza, Suburra – la serie, episodi 3, 4, 5 e 6) terrà la prima lezione del corso di sceneggiatura di I livello, che avrà come argomento l’adattamento da un romanzo o da un caso di cronaca. L’incontro si svolgerà presso la Galleria Label 201, in via Portuense 201.

Il corso è stato già inaugurato dal produttore premio Oscar per “La grande bellezza” Nicola Giuliano venerdì 1 dicembre presso la sede di Indigo Film. Di seguito riportiamo gli obiettivi del corso.

Il corso intende fornire le basi per la costruzione e lo sviluppo dell’idea per un film. Gli iscritti, uniti spontaneamente in gruppi di due o tre persone, sono seguiti dai docenti durante la redazione di soggetti per lungometraggio cinematografico che, alla fine del corso, sono analizzati dal produttore Nicola Giuliano.

Programma dettagliato:

  • L’idea narrativa e il tema. Il pitch
  • Il soggetto: arco narrativo e biografie dei personaggi
  • La struttura in tre atti
  • Il punto di vista. Il colpo di scena
  • La scaletta
  • Il trattamento
  • I trucchi del mestiere: suspense, rimonta
  • La sceneggiatura: i dialoghi
  • Proiezioni di film e analisi con l’autore
  • Esercitazioni scritte
  • Confronto tra la sceneggiatura di un film e il film girato e montato compiuto dallo stesso montatore

 

Selezioni in corso. Ultimi posti disponibili.

 

L’ex corsista Tracce Aurora Piaggesi vince la borsa di studio Mattador 2017

L’ottava edizione del Premio Internazionale Mattador ha visto protagonista fra i vincitori anche la nostra ex corsista Tracce Aurora Piaggesi. Il suo soggetto “In umana concezione” le ha garantito la borsa di studio Mattador 2017.

Alla cerimonia, svoltasi nella straordinaria cornice delle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, ha preso parte anche Pupi Avati, quale presidente di giuria.

Il nostro in bocca al  lupo a lei e a tutti i nostri ex corsisti.

Anteprima romana di “The First Shot” dell’ex corsista Tracce Federico Francioni

Sabato 18 novembre alle ore 16:00 al Teatro Palladium di Roma si terrà l’anteprima capitolina del film “The First Shot“, realizzato dal nostro ex corsista Federico Francioni e da Yan Cheng. L’appuntamento di sabato si inserisce all’interno della programmazione del 10° Visioni Fuori Raccordo, festival romano del documentario italiano e internazionale.

The First Shot“, già premiato quale Miglior Film alla 53° Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, affronta da vicino l’esistenza di tre giovani cinesi nati dopo il 1989, dopo Tienanmen e dopo la fine di tutte le rivoluzioni. Tre vite distanti tra di loro ma tutte alla ricerca di una propria identità. Un confronto continuo con un presente veloce, e alle spalle una storia di sofferenze e trasformazioni, a partire dal primo sparo rivoluzionario del 1911.

Realizzato con un iPhone, un microfono, tanta determinazione e con lo spirito documentaristico di testimoniare, The First Shot si è aggiudicato il primo premio dello storico Festival marchigiano per le seguenti motivazioni:

All’improvviso una tempesta spazza via il sangue di Tiananmen. La metafora è tanto grande che diventa metonimia e la metonimia è il cinema. Una cosa e l’altra. La e è fondamentale. La e è il cinema. Non c’è commento né finzione. Una via di mezzo, tutto è cinema. Noi che facciamo film ringraziamo due giovanissimi cineasti che ci mostrano che il cinema è ancora possibile. Grazie.
 
João Botelho – presidente della Giuria alla 53° Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro
Tracce è orgogliosa dell’opera di Federico Francioni e invita tutti gli amanti del cinema a partecipare all’anteprima romana di sabato 18 novembre al Paladdium.

Mario Sesti alla seconda lezione del corso di sceneggiatura II livello – XVIII edizione

Sabato 2 dicembre si svolgerà il secondo incontro della XVIII edizione del corso di sceneggiatura di secondo livello Tracce, presso la nuova sede del Live Alcazar, in via Cardinale Merry del Val 14, a Trastevere, Roma.

Dopo la presentazione del corso avvenuta sabato 28 ottobre presso gli studi di Indigo Film a cura del produttore Premio Oscar per “La grande bellezza” Nicola Giuliano, e la successiva prima lezione sul punto di vista a cura di Heidrun Schleef, la seconda lezione sarà tenuta dal regista, giornalista e critico cinematografico Mario Sesti, fondatore del Festival Internazionale del Film di Roma, e avrà come argomento la presentazione dei personaggi.

Selezioni ancora in corso. Ultimo posto disponibile.

Intervista a Guido Lombardi, ex corsista Tracce, regista e sceneggiatore

Guido Lombardi, classe 1975, è stato uno dei primi corsisti Tracce. Nel 2003 ha seguito le tredici lezioni di sceneggiatura con Paolo Sorrentino e Nicola Giuliano che costituivano il primo corso Tracce in assoluto. Ha poi partecipato al primo corso di sceneggiatura di II livello di Tracce.

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Intervista a Laura Grimaldi, vincitrice della Borsa di Studio Sbarigia del Solinas 2016

Laura Grimaldi e Costanza Durante, finaliste al premio Solinas 2016 con “Posso piangere cinque minuti?”, si sono aggiudicate la Borsa di Studio Claudia Sbarigia, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.
Laura Grimaldi ha seguito il Corso di Sceneggiatura di I e di II livello presso Tracce. In seguito, ha deciso di continuare il proprio percorso formativo al Centro Sperimentale di Cinematografia. Attualmente, all’età di ventotto anni, è Junior Editor per Rai Fiction e ha all’attivo anche la sceneggiatura per il documentario “La Gente Resta” (2015), diretto da Maria Tilli e prodotto da Fabrica con Rai Cinema, vincitore alla 33^ edizione del Torino Film Festival del Premio Speciale della Giuria nella sezione italiana documentari.

Ciao Laura. Ci vuoi parlare di “Posso piangere cinque minuti?”
Innanzitutto è una commedia drammatica, molto ironica e caustica. È la storia di tre donne accomunate dal fatto che nella stessa notte, quella di capodanno, tentano il suicidio, senza riuscirvi. Le tre si conosceranno proprio per questo, qualche giorno dopo, in una casa di cura in Trentino, dove seguiranno il proprio percorso riabilitativo secondo metodi un po’ più new age di quelli tradizionali. È qui che è ambientata gran parte della storia, malgrado inizi la notte di capodanno, sulle note di “Tanti Auguri” di Raffaella Carrà. In effetti lo abbiamo pensato come un film pieno di musica.

Tre sconosciute con lo stesso problema, quindi: la depressione…
Sì, anche se c’è chi ha un problema più pratico da risolvere e si scoprirà depressa solo durante il percorso riabilitativo. Quello di cui ci interessava parlare è un tema come il suicidio e la depressione, dandoci la possibilità di riderne, ma non di deriderlo; perchè in fondo l’unica maniera che le tre amiche trovano per uscirne è riderci su. Io e la coautrice Costanza ci dicevamo spesso: la situazione è tragica ma non è mai seria. Inoltre ci interessava mettere al centro protagoniste femminili, senza uomini intorno. Solitamente le donne, quando sono protagoniste di un film, vengono presentate con toni melò; noi invece abbiamo voluto scrivere una commedia drammatica femminile.

Ecco, le tre protagoniste: ce ne parli?
Bianca è una donna di Genova che apparentemente ha una vita perfetta: un buon lavoro, lo stesso compagno da dieci anni: è il punto di riferimento di tutta la famiglia, fin troppo. E lo è anche per noi, poiché è la protagonista a livello drammaturgico.
Poi c’è Ambra, la più giovane e benestante delle tre, figlia di un famoso scrittore, con un segreto che non riesce a condividere con nessuno.
Infine c’è Cloe, trentacinque anni e attrice senza una vera e propria carriera. Malgrado ciò, sogna il successo a Hollywood, coronato da una storia d’amore con un attore conosciuto sul set di una soap opera. È sicuramente la più naif delle tre, ma è anche la più onesta nel sentimento, la più empatica.

Qual è il prossimo passo per “Posso piangere cinque minuti?”?
Io e Costanza stiamo rivedendo la sceneggiatura uscita dal Premio Solinas, sulla quale abbiamo lavorato un mese. Nel frattempo stiamo parlando con alcuni registi, per capire chi sarebbe in grado di metterla in scena secondo i toni che la nostra sceneggiatura chiede, e produttori ovviamente.

Altri progetti futuri?
Ho appena iniziato a lavorare nell’editoriale di Rai Fiction. A questo affianco altri progetti in cantiere, quali lo sviluppo di una serie tv per IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission, per la quale nutro fiducia.

C’è qualcosa della tua esperienza Tracce che vuoi condividere?
Assolutamente. Tracce è stata la prima esperienza di sceneggiatura che ho fatto. Avevo diciotto anni, ero appena uscita dal liceo e decisi di seguire il corso di sceneggiatura di I livello di Tracce. Non venendo da un ambiente cinefilo o comunque non avendo contatti col mondo del cinema, l’esperienza in Tracce è stata fondamentale, perchè è da lì che ho iniziato. La formazione che mi ha dato si è rivelata fondamentale per i successivi passi, tanto è vero che seguii anche il Corso di sceneggiatura di II livello. La cosa bella di Tracce, a parte la varietà dei docenti e quindi dei diversi punti di vista, è che ti insegna già a lavorare. Il lavoro che ti viene chiesto di fare sul soggetto e la scenegggiatura non rimane un mero esercizio didattico, ma è vero lavoro. E lo dico ripensando anche alle stroncature che i docenti ti fanno, che poi sono la base del mestiere di scenegggiatore. E poi da lì è nato anche un bel rapporto di amicizia e collaborazione con due ex corsisti. Anche il mio rapporto con Luca De Benedittis, così come con altri docenti, è proseguito dopo. Sono una grande fan di Tracce, puoi scriverlo.

XVII edizione del corso di sceneggiatura II livello – seconda lezione e novità

Sabato 4 marzo 2017 si terrà la seconda lezione della XVII edizione del corso di sceneggiatura di II livello. Mario Sesti, critico cinematografico e fondatore del Festival del Cinema di Roma, fornirà vari esempi di film con un’idea narrativa forte. Nel pomeriggio, Heidrun Schleef, vincitrice della Palma d’oro a Cannes con “La stanza del figlio”, parlerà dell’importanza del tema di un film.

Come le scorse edizioni, anche quest’anno sarà Nicola Giuliano, premio Oscar per il miglior film in lingua straniera per La grande bellezza, ad analizzare le sceneggiature realizzate durante il corso.

La novità di questa edizione è che le stesse sceneggiature scritte dagli allievi saranno valutate anche da Gianni Chiffi e Consuelo De Andreis, soci fondatori dell’agenzia Volver, i quali sceglieranno i progetti migliori da presentare alle principali case di produzione cinematografica nazionali.

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