Scuola di sceneggiatura. L’idea giusta per un film: quando arriva e come iniziare

Nei nostri corsi di sceneggiatura dedichiamo molto spazio a come trovare l’idea giusta per un film. L’idea è forse la cosa più difficile di tutto il processo creativo che porta una storia dalla carta al grande (e piccolo) schermo. Come tutti i processi creativi che dipendono dall’ispirazione, non c’è un modo o metodo unico anzi, al contrario, ogni scrittore/creatore ha il suo universo creativo e ognuno riconosce il momento in cui si accende una lampadina.

Tuttavia se la creatività non ha metodi per attivarsi, quello che puoi fare è aiutarla ad esprimersi, a venire fuori.

Scrivi su un argomento che conosci

Un buon suggerimento per iniziare, è scrivere su un argomento di tuo interesse. Se interessa te, probabilmente interesserà anche ad altri che hanno i tuoi stessi gusti, dubbi, interrogativi. E se ti interessa, scriverai una storia migliore.

 

scuola di sceneggiatura il padrino
Per preparare le scene, Coppola e Puzo s’incontrano a casa del regista, lavorano con il rumore dei bambini in sottofondo e pranzano con pasta al pomodoro e vino rosso. A Puzo tocca la sintesi delle corpose note di sceneggiatura di Coppola. Nella scena in cui Clemenza descrive una ricetta di Michael, “Prima fai rosolare la salsiccia…”, Puzo corregge: “I gangster non rosolano, friggono”

Scrivere di ciò che si sa, si conosce (e non necessariamente la tua esperienza personale, ma qualcosa di cui hai conoscenza) può essere un modo per far accendere quella famosa lampadina. Inoltre sapere funziona meglio di indovinare.

 

Ad esempio, ogni storia, anche la fantascienza e la commedia, parla della vita. Le storie raccontano sempre qualcosa sulla condizione umana. Nella commedia, ridiamo di noi stessi, dell’assurdo e dell’imprevisto, rendendo la vita più accettabile. Nella fantascienza, riflettiamo sugli spazi vuoti della nostra conoscenza, specialmente sulla vita. Nell’orrore, affrontiamo le nostre paure, ricordando a noi stessi cosa significa vivere ed essere umani. In azione/avventura, ci godiamo la vita ed esploriamo i nostri limiti e le nostre fantasie. Nel dramma, ci soffermiamo su altre dimensioni di noi stessi.

 

scuola di sceneggiatura harry ti presento sally
La discussione tra gli autori e produttori di Harry ti presento Sally s’incentrò prevalentemente sul significato dell’essere single e sul modo in cui tale situazione viene affrontata. Nel terzo incontro, Reiner propose infine una storia riguardante due amici che non volevano fare sesso per non rovinare il loro rapporto, ma che sarebbero poi finiti a infrangere questa “regola”.

 

Tutte le storie, anche solo per divertimento o evasione, parlano della vita: la differenza è l’atteggiamento con cui vengono presentate. Le storie che piacciono di più sono quelle che affermano la vita, trionfano. Se diverte e trionfa, influenza l’atteggiamento dello spettatore.

 

Scrivere di ciò che ti interessa è meglio, ma se vuoi puntare all’oro, le storie uniche sono le più richieste. È più probabile che una storia unica attiri l’attenzione.

 

Cosa vende meglio? Azione avventura è un genere che non muore mai. Cosa è sempre richiesto? La commedia romantica, innamorarsi è la cosa che gli essere umani fanno più spesso. Cosa non è una buona scommessa? I film attualmente in voga: probabilmente non otterranno alcun interesse tra qualche mese anche se potrebbero essere seguiti rapidamente da diversi imitatori.

 

Suggerimento: il mistero e la scoperta sono elementi che aggiungono molto interesse alle storie. La scoperta può riguardare l’essere umano o qualcosa di unico e interessante nell’intero universo.

Metodi di scrittura: scegli un metodo, qualsiasi metodo

Ognuno scrive storie in modo diverso. Alcuni scrivono dall’inizio alla fine e poi riscrivono. Questo modo a volte è considerato più creativo e divertente, ma ci sono pericoli frustranti.

 

I personaggi tendono a prendere completamente il controllo della storia e ad andare nella direzione sbagliata, e a volte la storia va alla deriva o non va da nessuna parte. Un altro modo per scrivere è tracciare uno schema in modo da sapere esattamente come finirà la storia.

 

scuola di sceneggiatura arco di trasformazione del personaggio. Pulp Fiction
L’arco di trasformazione di un personaggio, è tutto in questo monologo di Jules Wiinnfield in Pulp Fiction.
Beh, c’è un passo che conosco a memoria. Ezechiele, 25:17″.
(recita l’intero monologo e poi riprende).
“Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi, significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire. Pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere.
Vedi, adesso penso: magari vuol dire che tu sei l’uomo malvagio e io sono l’uomo timorato.
E il signor Nove Millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre.
O può voler dire che tu sei l’uomo timorato, e io sono il pastore. Ed è il il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse.
Questo mi piacerebbe, ma questa cosa non è la verità.
La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando, con grande fatica, a diventare il pastore. Vattene.

 

Delineare, quindi scrivere, è più disciplinato e può essere altrettanto creativo e divertente. Qualunque sia il modo in cui scrivi, è meglio avere un’idea di dove sta andando la tua storia prima di scrivere, in modo da non perdere tempo.

Due metodi che potresti utilizzare per scrivere la tua storia

Metodo 1

Divertiti a creare la tua storia. Scrivi l’inizio e lascia che fluisca in modo naturale. Lascia che i personaggi facciano quello che vogliono. Acquisisci familiarità con i tuoi personaggi e ciò che sta accadendo nelle loro vite. Dopo aver iniziato la storia, inizia a pensare al futuro. Che tipo di cose potrebbero accadere? Cosa dovrebbe succedere a queste persone? Eventi drammatici, comici, sarcastici, romantici, commoventi, orrendi?

Decidi come dovrebbe svilupparsi e finire la storia. Mentre pensi, prendi nota di quello che ti viene in mente.

Metodo 2

il metodo più consigliato. Divertiti a creare la tua storia. Pensa a tre o più personaggi e scrivi note sul loro passato, sugli eventi principali e sulle persone che hanno plasmato la vita dei tuoi personaggi. Quali sono gli hobby e gli obiettivi del tuo personaggio principale? Chi ama e odia, e perché? Quando hai finito, riunisci i tuoi personaggi in un’ambientazione e in una situazione e lasciali interagire. Le buone storie spesso iniziano dal personaggio. Dopo aver conosciuto i tuoi personaggi, cosa vogliono e come interagiscono, inizia a tracciare la storia. Lascia che siano i personaggi a determinare cosa succede – non usarli come burattini.

In tutti i casi, ricordati: le buone idee non vengono a trovarti quando vuoi e ti bussano alla porta nel momento che vuoi. Vengono all’improvviso, e se trovano una porta chiusa, se ne vanno.

Cerca di tenere la porta aperta.

Corso di sceneggiatura di Secondo Livello, ultimi posti disponibili entro il 17 dicembre

Con una Masterclass di Daniele Luchetti è stata inagurata la XXIV edizione del Corso di sceneggiatura di secondo livello, riservato a chi è già in possesso delle tecniche di base della scrittura di un soggetto e desidera approfondire nozioni e tecniche per la scrittura di una sceneggiatura per lungometraggio.

I corsisti sono chiamati a unirsi spontaneamente in gruppi di due o tre persone, per sviluppare un trattamento e una sceneggiatura per lungometraggio, che alla fine del corso sarà sottoposto all’analisi del produttore Nicola Giuliano, Premio Oscar per Miglior Film in Lingua Straniera “La grande bellezza”.

I lavori ottenuti, sceneggiature di 90-100 pagine, saranno valutate anche da Gianni Chiffi e Consuelo De Andreis, dell’agenzia Volver, i quali sceglieranno i progetti migliori da sottoporre all’attenzione delle principali case di produzione cinematografica nazionali.

Clicca qui per leggere il programma del corso in dettaglio.

Ci sono ancora due posti disponibili per iscriversi a questa edizione del Corso di II livello, ma l’iscrizione va perfezionata entro il 17 dicembre.

Per iscrizioni telefona a questi numeri:

349 7266758 – 346 4901058

Dal Fatal flaw al Midpoint, fino al Climax con Graziano Diana: prima lezione del corso “Scrivere un film” il 9 novembre

Un’introduzione pratica e coinvolgente alla struttura narrativa in tre atti con Graziano Diana!

Il prossimo 9 novembre, presso la sede della nostra scuola Tracce in via Portuense 201, prenderà il via una nuova edizione del corso Scrivere un Film, un’opportunità imperdibile per chi desidera approfondire l’arte della scrittura cinematografica.

A tenere la prima lezione del corso sarà un docente d’eccezione: Graziano Diana, sceneggiatore e regista con oltre trent’anni di carriera nel mondo del cinema e della televisione. Con la sua esperienza in produzioni di successo, Graziano Diana guiderà i partecipanti alla scoperta della struttura in tre atti, un caposaldo della narrazione cinematografica.

Durante l’incontro approfondirà, con esempi e casi studio, elementi come fatal flaw, midpoint, climax: termini ormai essenziali per interagire con editor, registi e produttori.

Graziano Diana ha lavorato a fianco di alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano, tra cui Ettore Scola, Furio Scarpelli e Ruggero Maccari, e ha firmato la sceneggiatura di film come “La scorta”, “Canone Inverso” e “Il padre e lo straniero”.

La sua lunga carriera vanta anche collaborazioni con registi di spicco come Dino Risi, Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Per la televisione, Graziano Diana è noto per la regia di titoli come “La vita rubata” e “Gli anni spezzati” e per la sceneggiatura di fiction di successo come “I bastardi di Pizzofalcone” e “Fosca Innocenti”.

Partecipa al corso Scrivere un Film e immergiti nel mondo della sceneggiatura con uno dei protagonisti del panorama cinematografico italiano!

Le iscrizioni al corso Scrivere un film sono aperte ancora fino al 18 ottobre!

Per maggiori informazioni e per candidarti al corso clicca qui, o contattaci direttamente via email all’indirizzo traccesnc@gmail.com.

Ti aspettiamo!

Daniele Luchetti inaugura la V edizione del corso di Regia di Tracce. Ultimo posto disponibile

Con una lezione introduttiva su sceneggiatura e regia, lunedì 17 febbraio 2020 Daniele Luchetti inaugura la quinta edizione del Corso di regia cinematografica della scuola di cinema Tracce.

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La detective triste e l’America disillusa. Omicidio a Easttown raccontata dallo sceneggiatore

Ci sono storie e sceneggiature per film e serie dove in primo piano c’è l’intreccio narrativo, la storia, mentre l’ambientazione, il luogo dove i personaggi vivono, va inevitabilmente in secondo piano, fa da sfondo.

 

In Mare di Easttown (Omicidio a Easttown, nella banale traduzione italiana), accade il contrario: la cittadina di Easttown nella contea di Chester in Pennsylvania, le sue villette a schiera in legno, le strade lunghe buie e desolate, i boschi dove usano radunarsi i ragazzi in fuga dal degrado e da una vita che offre all’apparenza ben poche opportunità, è in questa serie HBO, in onda su Sky, il vero protagonista della serie.

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Novità nei corsi di sceneggiatura: 1° e 2° livello diventano un unico corso: Scrivere un film

Grandi novità nei corsi di sceneggiatura di Tracce. A partire dal 2023, i corsi di sceneggiatura di primo e secondo livello si uniscono per diventare un unico corso: “Scrivere un film, da Zero alla sceneggiatura” è il nuovo unico corso dedicato a chi vuole apprendere le tecniche base e quelle avanzate per tutte le fasi della scrittura cinematografica, dall’idea alla sceneggiatura completa, passando per pitch, il soggetto, il trattamento, la scaletta e la sceneggiatura.

 

Il corso è unico ma è possibile dividerlo in due moduli, per cui chi lo desidera potrà fare il primo modulo che arriva alla definizione di un soggetto oppure decidere di proseguire e arrivare fino alla sceneggiatura.

 

Il nuovo corso debutta ad aprile 2023.

 

Su questa pagina tutti i dettagli.

9 novembre: ultima chiamata per iscriversi al corso “Scrivere un film”

Ancora pochi giorni per iscriversi al corso di sceneggiatura

Hai una storia da raccontare? Questo è il momento giusto per dare vita al tuo sogno di sceneggiatore. Il nostro corso “Scrivere un film” ha prorogato le iscrizioni fino al 9 novembre, dandoti ancora tempo per partecipare!

Durante il corso, guidato dai migliori professionisti del settore, scoprirai i segreti della scrittura cinematografica e imparerai come trasformare le tue idee in un soggetto per un lungometraggio. È un’occasione imperdibile per chi desidera entrare nel mondo del cinema e affinare le proprie competenze.

Non perdere questa chance! I posti sono limitati, quindi affrettati e prenota il tuo posto.

Avrai l’opportunità di partecipare a lezioni teorico-pratiche su struttura in tre atti, personaggi, ambientazione, punto di vista, incipit, con annesse esercitazioni. Ti forniremo tutti gli strumenti per poter definire e perfezionare un soggetto entro le dieci pagine, una scaletta, un trattamento entro le trenta pagine e infine una sceneggiatura entro le novanta pagine.
Alla vigilia dell’ultima lezione potrai, in solitaria o in gruppo con altri allievi, presentare la tua sceneggiatura! Dieci giorni prima dell’ultima lezione, invierai il tuo progetto ai partecipanti del corso, in modo da condividere con tutti i feedback ricevuti dai docenti.
Inoltre, invierai la tua sceneggiatura anche al produttore cinematografico Nicola Giuliano, che le leggerà e analizzerà nel dettaglio l’opera, davanti all’intera classe durante l’incontro che chiude il corso.

Come iscriversi?

Iscriversi è semplice!

Per candidarti al corso e per tutte le informazioni clicca qui, o contattaci direttamente via email all’indirizzo traccesnc@gmail.com.

Ti aspettiamo per iniziare insieme un viaggio nel mondo del cinema!

Lezioni in quarantena, i corsi di Tracce sono temporaneamente online

La scuola di cinema Tracce si adegua alle normative sull’emergenza Coronavirus e dall’inizio di marzo tutti i corsi attualmente in atto, Sceneggiatura I e II e Regia, sono passati in modalità online, attraverso apposita piattaforma di videoconferenza.

Tutte le lezioni previste si svolgono e si svolgeranno regolarmente nei giorni indicati o in altri giorni se concordati direttamente tra corsisti e docenti.

 

Anche i corsi attualmente in preparazione, Sceneggiatura I e II che cominceranno rispettivamente a giugno e maggio 2020 saranno in videoconferenza.

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Corso base di sceneggiatura, ultimi posti disponibili. Si parte il 22 ottobre 2021

Corso di sceneggiatura roma

La XXIX edizione del Corso di sceneggiatura di primo livello, inaugurata come sempre dal produttore Indigo film Nicola Giuliano, inizierà venerdì 22 ottobre, a partire dalle 16, presso la galleria fotografica TAG, Tevere Art Gallery, in via di Santa Passera 25, a pochi passi da piazza Meucci, nel tratto iniziale di via della Magliana.

 

L’incontro è organizzato per tenersi in presenza, rispettando le disposizioni anti-covid, presso una sede che possiede ampi spazi all’aperto e, all’occorrenza, anche al chiuso. Ma la decisione finale se confermare la lezione in presenza o approntare un incontro a distanza sarà presa un paio di settimane prima della data prevista.


Il corso di primo livello, giunto alla XXIX edizione, fornisce le nozioni teoriche e tecniche basilari per la costruzione e lo sviluppo di una idea per il cinema o per la tv e ne prevede la realizzazione di tutte le fasi, per giungere alla scrittura di un soggetto cinematografico pronto per essere visionato da un produttore.

Trovare una idea per il cinema e svilupparla

Durante il corso gli allievi apprendono le modalità e le tecniche sul come si individua una idea valida per il cinema (quindi riconoscendo e scartando quelle non idonee), come si struttura la prima versione dell’idea, come si inventano i personaggi, come si realizza un intreccio, come si definisce la posta in gioco che permette alla storia di essere credibile agli occhi del lettore/spettatore, come si struttura il racconto, dove come e perché si posizionano gli snodi narrativi e i colpi di scena, come si distribuisce la tensione necessaria, come si realizza un montaggio già nel testo, il tutto durante lezioni ed esercitazioni pratiche finalizzate ad arrivare al termine del corso con un soggetto da presentare ad un produttore, tramite quello che viene definito “pitch“, ovvero la presentazione in poche ma efficaci parole della storia realizzata.

I docenti del corso

I docenti del corso sono celebri sceneggiatori, registi e tecnici del cinema italiano.

 

Graziano Diana (Un Eroe Borghese) e Heidrun Schleef “(La stanza del figlio e Il Caimano), insegnano i fondamenti della scrittura per il cinema: l’idea, i personaggi, l’intreccio, la struttura in tre atti.

 

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Graziano Diana sul set di “Il Commissario”, fiction tv per Mediaset

 

I registi Denis Rabaglia (Un amico che ti vuole bene), Andrea Molaioli (La ragazza del lago e Suburra la serie) e Daniele Luchetti (Il Portaborse, Momenti di trascurabile felicità), insegnano le tecniche sul punto di vista, sulle ambientazioni, i dialoghi, la messa in scena.

 

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Andrea Molaioli, regista di “Suburra la serie” e La “Ragazza del lago”

 

Il critico cinematografico Mario Sesti spiega agli allievi la composizione delle immagini e delle scene, attraverso una lunga carrellata delle più significative scene della storia del cinema.

 

 

Il montatore Claudio Di Mauro spiega come si aggiunge linguaggio, senso e tensione al racconto tramite il montaggio.

 

Lo story editor Gino Ventriglia spiega come si concepisce una storia che sia idonea a catturare l’interesse degli story editor, figura professionale che seleziona e sceglie i progetti che vengono realizzati per l’industria cinematografica e televisiva.

Masterclass del premio Oscar Nicola Giuliano

Iniziano e chiudono il corso due lezioni masterclass di Nicola Giuliano, produttore premio Oscar per La Grande Bellezza.

 

Nella prima lezione Giuliano spiega cosa interessa e cosa cattura l’attenzione di un produttore cinematografico, come deve essere realizzato un soggetto, i trucchi del mestiere e gli errori da evitare.

 

Nell’ultima – e spesso memorabile per molti allievi – lezione, Giuliano esamina uno per uno tutti i soggetti scritti in quella che è la simulazione più vicina al reale su come si svolge un colloquio produttore-autore nella realtà di tutti i giorni.

 

corso sceneggiatura roma nicola giuliano
Il premio Oscar Nicola Giuliano, produttore per la Indigo Film

 

Il corso di sceneggiatura di primo livello è indicato per chi ha una forte motivazione per lo scrivere storie per il cinema (ma anche per avvicinarsi a questo mondo insieme a professionisti del settore) e desidera mettersi in gioco personalmente compiendo un percorso composto da lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche da fare sia in aula che a casa, rispettando precise tappe di lavorazione (che è poi il normale andamento del lavoro di uno scrittore) e per questo l’ammissione al corso è subordinata ad un colloquio, gratuito e senza impegno, con i responsabili della scuola, Laura Soro e Luca De Benedettis, finalizzato a riscontrare effettivamente la presenza degli indispensabili presupposti, passione e determinazione, per frequentare con profitto il corso.

 

Se ami il cinema e vuoi apprenderne la formazione di base assieme ai migliori professionisti, questo è il tuo corso.

 

Il corso si tiene a Roma. Maggiori dettagli nella pagina del programma del corso. L’iscrizione è subordinata ad un colloquio per accertare le necessarie motivazioni.

 

Utilizza il modulo sottostante per maggiori info o per fissare un colloquio con Laura Soro e Luca De Benedittis, tutor del corso.

 

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    10 strutture narrative per scrivere il tuo film

    Quando hai l’idea sul cosa raccontare e sul chi lo racconta, devi anche scegliere il come raccontarlo. E trattandosi di cinema, ovvero sostanzialmente di una storia che deve emozionare lo spettatore, il come raccontarla è una scelta fondamentale, esattamente come il cosa e il chi.

    È il momento cioè di scegliere una struttura di racconto, ovvero le scelte di base che lo scrittore deve compiere per raccontare la sua storia.

    10 strutture narrative per scrivere il tuo film

    Scegli la tua struttura tra queste che segnaliamo, ma ricorda sempre che non ci sarà struttura fantasiosa o accattivante che potrà sanare una storia che non funziona. La chiave è sempre l’emozione.

    Se una storia ti emoziona, probabilmente hai una buona storia. Se quando la inizi a raccontare a qualcuno, questi ti dice la fatidica frase: “E poi che succede?”, allora molto probabilmente hai una buona storia.

    Una volta che hai assimilato questo, puoi cimentarti in una di queste dieci strutture tipiche, scegliendo quella secondo te più adatta.

    La struttura in tre atti

    Tutto comincia con un inizio, una parte centrale e una fine. Fin dai tempi della preistoria, quando i primi uomini si riunivano attorno al fuoco, c’era uno che raccontava, magari a gesti, quello che gli era successo, o era successo a qualcuna altro e che lui aveva visto.

    Lo schema era, ed è sempre lo stesso: inizio (la scoperta della preda); parte centrale (confronto con la preda e lotta); sconfitta e cattura della preda (finale).

    La struttura in tre atti nel cinema è quella più elementare, che la maggior parte del pubblico conosce e che la maggior parte dei film adotta. È il “design della storia” più usato, conosciuto e accessibile per il pubblico.

    Inizi col configurare il personaggio e il suo mondo, inventi il conflitto che è costretto ad affrontare o sceglie di affrontare, e poi lotta e risoluzione (e cambiamento intimo del protagonista, una storia che funziona insegna sempre qualcosa a chi la vive e a chi l’ascolta).

    La struttura in tre atti è quella usata in film come Guerre Stellari, i primi Harry Potter, Lo Squalo e tanti altri. Questo tipo di struttura è consigliato per scrittori che amano raccontare storie in un flusso lineare – inizio, fase centrale e finale.

     

    https://www.youtube.com/watch?v=dtE69rHIt3A&list=PLx1D8GCzKkHuFIOHiCnNTxk4rEBcCX1dq&index=2

    La struttura in tempo reale

    Sta succedendo qualcosa e sta succedendo adesso. Qualunque sia il conflitto che hai in mente, è qui e adesso, devi solo seguire il protagonista per vedere che succede e come va a finire.

    Film come La Parola ai giurati, United 93, Die Hard, Mezzogiorno di fuoco, Sfida all’Ok Corral sono esempi della struttura in tempo reale.

    Non ci sono interruzioni, salti temporali, flashback o cose del genere. La storia è presentata ininterrotta e non filtrata. Ogni momento è importante e gli sceneggiatori che applicano questa struttura lo sanno.

    C’è un motivo per cui Jack Bauer nella serie televisiva 24 non è mai stato visto andare in bagno in un singolo periodo di 24 ore: ogni momento è importante e il ritmo è l’unica cosa che conta (be’ non proprio l’unica, ma insomma conta molto).

    Se scegli di raccontare la tua storia all’interno di una struttura in tempo reale, tieni sempre presente che devi impegnarti a rispettare le regole: non si può saltare un secondo nella vita del tuo personaggio.

     

    Struttura a più linee temporali

    Questa è una delle strutture più complicate. Prendi alcune storie lineari e le mescoli. Il più delle volte le storie presentano gli stessi temi, personaggi simili, così come gli eventi, ma non sono sempre specificamente e direttamente collegate. La causalità di una storia non sempre influenza le altre. L’unica connessione tra loro sono i temi, le emozioni e i messaggi condivisi, al di là delle scelte di produzione come ad esempio usare gli stessi attori per interpretare personaggi diversi, mostrare gli stessi luoghi in periodi di tempo diversi, eccetera.

    L’esempio massimo di questa struttura è il Padrino parte II. I due protagonisti delle due storie, Vito Corleone e suo figlio Michael, vivono in tempi diversi ma entrambe le storie raccontano una storia: l’ascesa della famiglia Corleone nella mafia di New York negli anni Venti e nei Cinquanta.

    La magia di questa struttura è che può dare al pubblico la sensazione che tutta la vita nell’universo sia in qualche modo connessa.

     

    Struttura con collegamenti ipertestuali

    Questa struttura di solito contiene storie multiple che però presentano un elemento (anche piccolo e non significativo) in comune con le altre. L’esempio tipico è Magnolia, di Paul Thomas Anderson dove ogni singola storia è collegata a un’altra, ma da un solo elemento a volte anche impercettibile.

    Questi tipi di storie danno al pubblico un’idea di come le nostre vite individuali possano essere interconnesse. La causa e l’effetto di ciò che facciamo o non facciamo possono avere una causa ed effetto paralleli nella vita di altre persone.

    L’aspetto chiave delle storie con collegamenti ipertestuali è che alla fine ogni storia e ogni personaggio finisce per avere un impatto importante sugli altri, e se ne togli uno, la storia generale potrebbe non funzionare più. È senz’altro una struttura difficile da padroneggiare.

    Qual è questo elemento in Magnolia? L’amore e il bisogno di essere amati.

     

    Struttura a Fabula

    È un’altra struttura molto utilizzata dal cinema. Fight Club, Casinò, American Beauty, Goodfellas, Forrest Gump, Interview with the Vampire, La Venticinquesima ora e Citizen Kane sono esempi di struttura a fabula.

    Questa struttura specifica impiegata soprattutto dal cinema americano utilizza un’organizzazione originale mostrando prima la fine, o anche un punto intermedio e facendo vedere al pubblico come ci sono arrivati. La storia parla del viaggio e si concentra sul come in contrapposizione al cosa.

    Citizen Kane inizia con la morte del personaggio del titolo mentre borbotta “Rosebud” sul letto di morte. La sua vita viene quindi presentata attraverso flashback intervallati dall’indagine del presente di un giornalista sulla vita di Kane.

    In Good Fellas, Quei bravi ragazzi, inizia con un delitto e la voce narrante che dice: “Da quel che mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster”.

    La struttura a fabula viene spesso utilizzata nelle storie vere, ma può essere altrettanto facilmente applicata in modo creativo anche a quelle immaginarie.

     

    Struttura cronologica inversa

    Inizi con la fine – o vicino alla fine – ma non torni alla trama cronologica e prosegui suddividendo la sceneggiatura in pezzi per poi riorganizzare la storia usando quei pezzi montati in un ordine prestabilito.

    Memento è il primo esempio di questa struttura. Il film utilizza brillantemente l’ordine inverso delle scene per creare una tensione unica: il pubblico vede il personaggio già alle prese con il suo conflitto e viene attratto dal chiedersi chi sia questo personaggio e cosa gli sia capitato.

    In questa struttura è l’inizio della storia, quando tutto ha avuto inizio, ad essere il nucleo della storia, la principale causa di tensione, curiosità e intrighi. E ad ogni regressione della storia – in contrasto con la progressione in strutture in tre atti e applicazioni cronologiche – impariamo un po’ di più, mentre allo stesso tempo vengono presentate più domande.

    Le strutture cronologiche inverse sono difficili da costruire. Non è così semplice come suddividere la sceneggiatura in pezzi e invertire l’ordine di quei pezzi. Devi prima scrivere una storia avvincente e coinvolgente e poi “montarla” in modo che funzioni meglio in quell’ordine inverso che hai scelto, avendo cura di dosare i colpi di scena e presentando domande su cui i lettori e il pubblico devono riflettere, il tutto rispondendo alle domande allo stesso tempo.

     

    Struttura Rashomon

    Questa struttura deriva dal classico capolavoro di Akira Kurosawa con lo stesso nome: Rashomon. È impostata sul raccontare la stessa storia da diversi punti di vista. Queste storie possono spesso utilizzare elementi della struttura Fabula – avere un personaggio che ricorda o rievoca eventi – ma qui la fabula è diversa perché è la stessa storia raccontata più volte dalla prospettiva di personaggi diversi.

    Ciò consente al pubblico di ricordare che ci sono sempre lati diversi della stessa storia.

     

    https://www.youtube.com/watch?v=xTnPTsmex4U

    Struttura circolare

    La narrazione circolare è una storia che finisce dove inizia e inizia dove finisce. Le storie di viaggio nel tempo sono le narrazioni a struttura circolare più importanti e utilizzano l’aspetto circolare della narrazione nel modo più letterale.

    Film come Ritorno al futuro, l’Esercito delle 12 Scimmie mettono in mostra personaggi che vanno avanti o indietro nel tempo, influenzando i loro sé o eventi passati o futuri – di solito mostrati giocando con le immagini paradossali di finire e iniziare con le stesse scene, momenti, e luoghi, o variazioni di essi.

    L’Odissea di Omero si apre con Odisseo che lascia Itaca per andare in guerra e poi si chiude con il suo eroico ritorno nello stesso luogo. È una sottile narrazione circolare, ma comunque circolare.

     

    Struttura non lineare

    Film non lineari come Pulp Fiction, Reservoir Dogs e Dunkirk raccontano storie saltando indietro, avanti e lateralmente nel tempo per raccontare una singola storia. Tali storie non sono presentate in ordine cronologico, o la narrazione non segue il modello di causalità diretta degli eventi della storia che troveresti in una struttura in tre atti o attraverso la fabula.

    Il concetto alla base dei film non lineari è quello di sfidare il modo in cui pensiamo di ricordare le cose, o il modo in cui i personaggi ricordano i propri ricordi delle esperienze vissute.

    Questa struttura ha il compito di sfidare il pubblico che deve ricordare dove si erano interrotte alcune scene e trame e devono essere in grado di riprendere la storia quasi immediatamente.

     

    Struttura onirica

    La struttura onirica è unica in quanto descrive una storia cinematografica utilizzando immagini oniriche, esplorando la struttura dei sogni, dei ricordi e della coscienza umana.

    L’uso sottile di questa struttura è rappresentato al meglio da Vanilla Sky di Cameron Crowe. I confini tra il mondo reale e il mondo dei sogni diventano sempre più sfocati man mano che il film va avanti. Non siamo sicuri di cosa sia reale e cosa no.

     

    Questo è quanto. Ora pensa alla tua storia e decidi quale struttura, secondo te, è più adatta per raccontarla.