Una delle firme più autorevoli tra gli esperti di cinema, Mario Sesti è critico, giornalista e storico cinematografico, oltre che autore di film documentari, proiettati al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, al MoMA e al Guggenheim di New York.
Dal 1998 al 2000 è stato responsabile del progetto CINEMA FOREVER, per il quale ha curato, fra gli altri, il restauro di Un maledetto imbroglio, La dolce vita, 8½, Umberto D., I vitelloni, Lo sceicco bianco, Francesco, giullare di Dio.
Nel 2003 il suo film-inchiesta L’ultima sequenza, sul finale perduto di 8 e 1/2 di Fellini, è stato selezionato dal Festival di Cannes; nel 2005 il film documentario su Pasolini (La voce di Pasolini, realizzato insieme a Matteo Cerami, con voce narrante di Toni Servillo) è stato scelto dalla collana Real Cinema e distribuito nelle librerie Feltrinelli.
Tra i lavori più recenti di cui firma la regia, Fiamme di Gadda. A spasso con l’ingegnere e La voce di Berlinguer nel 2013 e Senza Lucio, documentario su Lucio Dalla, nel 2014.
Varie le pubblicazioni di successo: ha vinto il premio per il miglior libro di cinema nel 1994, con Nuovo Cinema Italiano, e nel 1997, con Tutto il cinema di Pietro Germi, e il premio Diego Fabbri per il miglior libro di cinema con In quel film c’è un segreto, nel 2005.
È tra i fondatori e i direttori artistici del Festival Internazionale del Film di Roma, responsabile delle sezioni “Extra”, “Incontri” e “Il lavoro dell’attore”, e dal 2012 al 2014 ha diretto il Taormina Film Fest. Attualmente cura i programmi di cinema al MAXXI di Roma.
Svolge la sua attività di docente Tracce presso i corsi di sceneggiatura, fin dalla fondazione di Tracce, nel 2003.
In particolare tiene lezioni su:
– film con un’idea narrativa forte;
– l’incipit;
– i personaggi;
– il punto di vista;
– i dialoghi.