Docenti Tracce, Un Nemico che ti vuole bene, di Denis Rabaglia, debutta al Festival di Locarno

 

Cosa succede se si ha a disposizione un killer professionista ma nessun nemico da uccidere? E’ il curioso e divertente spunto da cui nasce Un nemico che ti vuole bene, il film di Denis Rabaglia, regista italosvizzero e docente di Tracce, scritto dallo stesso regista assieme ad altri docenti della scuola come Heidrun Schleef e Luca De Benedittis.

 

Il film, girato in Puglia e in Svizzera lo scorso inverno debutta in prima europea sul prestigioso schermo del Festival del Cinema di Locarno, il 7 e 8 agosto nella sezione Piazza Grande e vede tra gli interpreti Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Paolo Ruffini, Sandra Milo, Massimo Ghini, Antonio Catania e Ugo Conti.

 

Il film è ispirato a un racconto che a sua volta traeva spunto da un fatto vero accaduto durante gli anni ’70 nella Georgia sovietica. La storia di un killer in fin di vita che viene soccorso da un passante in bicicletta. Una volta in grado di mettersi in piedi, l’uomo scompare ma si ripresenta dopo un mese con la ferma intenzione di sdebitarsi con il passante che gli ha salvato la vita. E dato che di mestiere fa il killer, non può che pagarlo “in lavoro” e cioè uccidendo gratis qualcuno per lui.

 

“A questa vicenda dice Denis Rabaglia – che in origine è un thriller carico di suspense, abbiamo aggiunto un elemento buffo, divertente, senza però stemperare la tensione e conservando un forte elemento di mistero. Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se l’uomo a cui il killer offre la sua prestazione gratuita fosse un signore pacioso e tranquillo, in pace con se stesso e con il mondo che lo circonda e che sia convinto di non avere nemici di nessun tipo e dunque nessuno da uccidere. la sua risposta perciò non può che essere negativa. Ma anche il killer ha una sua convinzione: tutti abbiamo dei nemici, palesi o occulti e in quest’ultimo caso vanno scovati. E così il sicario comincia a indagare sulla vita del nostro protagonista, scoprendo cose che a lui erano ignote o che gli passavano sotto il naso”.

 

“Il film si può considerare nato durante le conversazioni tra i docenti di Tracce – dice Luca De Benedittis, fondatore della scuola assieme a Laura Soro – c’era Denis che era innamorato di questa storia e me ne ha parlato più volte, io ne ho parlato ad Heidrun che subito aveva pensato ad una black comedy, una vicenda drammatica ma con forti elementi da commedia. E alla fine si è convinto anche il produttore Attilio De Razza che ha deciso di essere nella compagine dei produttori, assieme a Andrea e Mauro Preti e Claudio di Mauro, decano dei montatori italiani e anche lui docente a Tracce, che ha anche montato il film.

 

Diego Abatantuono è il protagonista, il “salvatore” privo di nemici del killer, mentre Antonio Folletto impersona il sicario intenzionato a sdebitarsi, Sandra Milo è la mamma severa e “peperina” di Abatantuono e Massimo Ghini l’ex marito nonché amante della sua attuale moglie.

 

L’uscita in sala in Italia è prevista per il 4 ottobre 2018, distribuzione Medusa.

 

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